Questa mattina posata la prima pietra
Al via l’ampliamento del cimitero della Misericordia di Prato. Con la benedizione del cantiere impartita dal vescovo Franco Agostinelli, questa mattina, venerdì 29 aprile, sono iniziati i lavori per la realizzazione di un nuovo recinto dello storico camposanto di via Galcianese. L’intervento, annunciato dal proposto Paolo Bandini il 28 maggio scorso durante l’assemblea annuale degli iscritti alla Misericordia, arriva al termine di un iter burocratico che si è concluso con l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni alla costruzione.
Il progetto. Due milioni e mezzo di euro il costo complessivo dell’opera, il cui progetto, realizzato dall’architetto Chiara Bardazzi, è stato scelto grazie ad un concorso di idee commissionato dalla Misericordia. L’appalto per la realizzazione è stato affidato all’impresa edile Brunetti Costruzioni. La direzione dei lavori è dell’architetto Luigi Scrima, mentre gli aspetti legati alla sicurezza sono affidati al geometra Andrea Calamai.
La nuova edificazione riguarda una porzione della fascia laterale prospiciente via Galcianese, in una zona compresa tra il terzo e il quarto dei cinque recinti che compongono l’intero complesso cimiteriale. Lo spazio utilizzato è una lunga striscia di terra avente le dimensioni di 30 metri di larghezza e 80 di lunghezza. Al suo interno – delimitato da una parte dalle mura esterne del cimitero e dall’altra da un muro di nuova costruzione – ci saranno 2mila loculi, 1800 tra ossarini e cinerari e dodici cappelle. Non sono previste sepolture interrate perché gli spazi esistenti sono più che sufficienti a garantire la copertura dei bisogni e delle richieste. Inoltre è sottolineare che il numero delle inumazioni è sensibilmente calato a favore delle cremazioni, arrivate oggi a rappresentare quasi il 40% del totale. A completamento verranno realizzati servizi igienici e fontanelli per l’acqua. La nuova area avrà un ingresso indipendente da via Galcianese e un’entrata dall’interno del cimitero. I lavori dovrebbero concludersi tra 18 mesi, con la speranza di essere inaugurati entro il novembre del 2017.
«Era da tempo che la Misericordia stava pensando all’ampliamento – spiega il proposto dell’Arciconfraternita Paolo Bandini –, il nostro cimitero è autonomo per quanto riguarda le sepolture a terra, non abbiamo problemi a soddisfare le richieste per nuove inumazioni e per le esumazioni, mentre per quanto riguarda loculi e ossarini andavamo verso l’esaurimento. Per questo motivo abbiamo pensato ad un ampliamento del complesso cimiteriale».
Il progetto di Chiara Bardazzi si caratterizza per due elementi: la luminosità e il verde. «Ho voluto sfruttare il più possibile la luce naturale per illuminare questi nuovi spazi – spiega l’architetto – mentre le due corti con cui si compone questa nuova edificazione avranno due giardini centrali con alberi e piante». Ma uno degli elementi più caratteristici della struttura saranno i «muri parlanti», come li ha definiti la progettista. Sulle mura esterne e anche su alcune vetrate poste all’interno della nuova ala cimiteriale saranno impressi dei nomi propri di persona. «Ho voluto fare un collegamento tra la “città dei vivi” e quella “dei morti” – sottolinea Bardazzi – chiunque entri o veda da fuori il cimitero si ricorderà che lì c’è il ricordo dei nostri familiari, dei nostri amici scomparsi».
La Misericordia ha annunciato anche un desiderio: quello di riqualificare l’intera area intorno al cimitero, con l’idea di creare un parco in un prossimo futuro, potendo contare su un ampio terreno di recente acquisizione che si trova tra l’ingresso principale e i nuovi recinti in costruzione.
«I lavori – aggiunge Luigi Scrima – non recheranno alcun disagio, il cantiere si trova in un’area isolata e non trafficata. Nemmeno le attività del vicino campo da calcio, che si trova sul confine, subiranno conseguenze».
La concessione. Loculi, ossarini, cinerari e cappelle sono già prenotabili su carta. Sul portale web della Misericordia di Prato (www.misericordia.prato.it) è possibile vedere un rendering in 3d del progetto in modo da rendersi conto di come sarà il risultato finale a lavori ultimati. La concessione degli spazi cimiteriali (posti distinti, ossarini e cappelle) è possibile anche per le persone in vita, occorre avere più di 65 anni ed essere iscritti alla Misericordia.
Per informazioni contattare Annalisa Satta (a.satta@misericordia.prato.it) e Silvia Casini (s.casini@misericordia.prato.it).
Il cimitero e la sua storia. Il camposanto della Misericordia di Prato in via Galcianese esiste da 142 anni. Attualmente è formato da cinque recinti e dà sepoltura a 30mila defunti. Ma già nel 1631 la Compagnia del Pellegrino, primo nucleo dell’odierna Arciconfraternita, aveva un cimitero fuori dalla Porta Fiorentina, costruito su concessione del Granduca Ferdinando II per seppellire i morti della terribile peste che colpì Prato tra il 1629 e il 1632. Oltre duecento anni dopo, il 3 aprile 1871, il Consiglio della Misericordia deliberò la costruzione di un nuovo cimitero in località Madonna Bella, fuori Porta Leone. Il 29 settembre 1874, l’allora vescovo di Pistoia e Prato, Niccolò Sozzifanti, consacrò la nuova costruzione composta da un solo recinto. Pochi anni dopo, nel 1896, si sentì il bisogno di un primo ampliamento e venne realizzato il secondo recinto, ultimato nel 1920. Nel 1922 venne esaminato il progetto per la costruzione del terzo recinto. Nel 1967 è iniziata la costruzione del quarto recinto mentre risalgono al 1986 i lavori al quinto, ultimato nel 1998.
Fonte: Tv Prato