Ecco la risposta di ANPAS, Misericordie e CRI alla querelle lanciata dalla Rsu della Asl 10 di Firenze sulla presenza di volontari nelle postazioni di emergenza territoriale
Firenze, 6 agosto 2014 – Nessuna mancanza di professionalità né carichi maggiori sul bilancio regionale con la presenza del volontariato all’interno delle centrali operative del 118. La risposta degli organismi federativi regionali ANPAS, Misericordie e CRI segue alla querelle lanciata dalla Rsu della Asl 10 di Firenze in seguito alla delibera regionale n°544/2014. La delibera, nata per omogeneizzare l’assetto della rete delle postazioni di emergenza territoriale, prevede che all’interno delle sale operative possano essere impiegati i volontari. Secondo il sindacato, per snellire i costi e per garantire professionalità ai cittadini, sarebbe invece necessario affidare le centrali del 118 a personale pubblico e agli infermieri come riportato in articoli apparsi sulla stampa locale. Ecco la posizione di Anpas, Misericordie e CRI:
«In merito ai temi della sicurezza e della professionalità, visto che negli articoli si parlava della necessità di dare in gestione il 118 a “professionisti sanitari adeguatamente formati”, innanzitutto è necessario distinguere tra volontari delle tre sigle che ogni giorno sui mezzi di soccorso e ordinari contribuiscono all’eccellenza del sistema di trasporto sanitario toscano e quei volontari che invece, attraverso lunghi e specifici percorsi di formazione vengono avviati al compito di Operatore Tecnico di Centrale Operativa, previsto in moltissime realtà grazie alle sinergie tra Azienda Sanitaria, Regione Toscana e Volontariato locale.
Queste figure, dipendenti di strutture organizzate, hanno contribuito in modo determinante all’attivazione delle prime Centrali 118 (Pisa, Pistoia, Versilia ne sono esempi tangibili); tutt’oggi, dove presenti, le Centrali di riferimento ottengono e registrano ottimi risultati in efficienza, efficacia, appropriatezza (dati Regione Toscana monitoraggio attività CCOO 118). Un risultato ottenuto attraverso la conoscenza capillare del territorio, delle peculiarità organizzative proprie del mondo del Volontariato da cui provengono, delle tecniche e dei processi tecnici, tecnologici, informatici a tal punto da costituire in molte occasioni punti di riferimento per le Direzioni 118.
Fonte: Emergency Live